RSPP: Cosa significa cosa fa come si diventa e cosa occorre per essere un valido Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione

Il Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione (RSPP) può essere svolto da persone nominate dal datore di lavoro e fornite di abilitazione al ruolo. Di seguito abbiamo delineato i tratti principali dei professionisti RSPP.

RSPP cosa significa

Che cosa significa RSPP?

Cosa significa RSPP all’interno delle organizzazioni aziendali? In breve l’appellativo RSPP rappresenta un acronimo che sta per Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione. Questo indicata una figura obbligatoria che, istituita nel 1994, ha il compito di presidiare la sicurezza all’interno di un’azienda. Ovvero una persona incaricata dal Datore di Lavoro di coordinare la sicurezza e preservare la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Che cosa significa di preciso fare l’RSPP? Quali sono i suoi compiti?

Un RSPP ha l’incarico di stilare piani preventivi volti ad individuare i rischi a cui sono soggetti i lavoratori. Questo con il fine di eliminarli o ridurne l’impatto. Altra mansione è quella di provvedere ad informare l’organizzazione aziendale ed lavoratori sui rischi a cui sono esposti. Allo stesso modo con il fine di prevenire inconvenienti di ogni tipo.

Chi nomina il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione?

In base all’articolo 17 del D.Lgs. 81/2008, l’RSPP  è nominato dal datore di lavoro. Una volta nominato può essere affiancato nello svolgimento dei suoi compiti anche da assistenti. Questi sono conosciuti con l’acronimo di ASPP, ossia Addetti al Servizio di Protezione e Prevenzione. In ogni caso il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è il soggetto su cui ricade la responsabilità penale e civile, assieme al datore di lavoro, in caso di rischi e/o infortunio nei luoghi di lavoro.

Chi può svolgere il ruolo di RSPP?

Il ruolo di RSPP può essere svolto da qualsiasi persona, interna od esterna all’azienda, se in possesso di appositi requisiti. Tra i requisiti, il primo è possedere un diploma di scuola secondaria superiore. Il secondo è aver ottenuto un attestato di frequenza ad un corso di abilitazione al ruolo ed aver superato la relativa prova di verifica. Tutti i requisiti previsti per gli RSPP sono indicati nell’articolo 32 del D.Lgs. 81/2008.

Cosa significa svolgere ruolo di RSPP interno e esterno?

Si può essere Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione sia come incaricato interno, sia come incaricato esterno all’azienda. Anche lo stesso datore di lavoro stesso può svolgere il ruolo di RSPP. Di seguito riportiamo alcune casistiche:

  • Interno: Datore di Lavoro

Il datore di lavoro può assumere l’incarico di RSPP solo se a capo di aziende con meno di 200 dipendenti. Esistono però alcune eccezioni. Ad esempio, nelle aziende industriali o artigianali, i dipendenti devono essere meno di 30. In caso di aziende zootecniche, agricole o di pesca i dipendenti devono essere meno di 20. In ogni caso il datore di lavoro deve obbligatoriamente frequentare un corso per datore di lavoro RSPP. Il corso deve prevedere una verifica finale. Gli argomenti trattati sono attinenti a prevenzione e protezione rischi luogo di lavoro, stress da attività lavorativa, organizzazione e gestione delle tecniche di comunicazione. I corsi variano in base al livello di rischio nel quale è classificata l’impresa. Per questo motivo si hanno corsi di 16 ore per datori di lavoro rischio basso, corsi di 32 ore per datore di lavoro rischio medio e corsi di 48 ore per datore di lavoro rischio alto. Conseguita la formazione l’RSPP datore di lavoro ha l’obbligo di aggiornarla ogni 5 anni, con corsi che possono variare dalle 6 alle 14 ore.

  • Interno: dipendente incaricato

Un dipendente chiamato a svolgere il ruolo di Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione è soggetto ai requisiti minimi previsti dalla legge. Cosi come a frequentare i corsi di abilitazione al ruolo di RSPP. I corsi per RSPP sono generalmente conosciuti come corso RSPP Modulo A, corso RSPP Modulo B e corso RSPP Modulo C. Un addetto nominato RSPP è tenuto alla frequenza obbligatoria di tutti i moduli A B C per RSPP. In caso di conseguimento dei soli moduli A e B, il dipendente potrà svolgere il solo ruolo di ASPP. Segnaliamo inoltre che RSPP appartenenti a particolari settori sono tenuti ad integrare la propria formazione con ulteriori ore di formazione. Questi settori sono agricoltura, pesca, cave, costruzioni, sanità residenziale, chimico e petrolchimico.

  • Esterno: Consulente

L’RSPP può essere anche essere un soggetto esterno all’azienda. Un RSPP esterno è utile ad esempio quando nessuno dei dipendenti dell’azienda è in possesso dei requisiti minimi. Allo stesso modo se il datore di lavoro decide di affidarsi ad un professionista qualificato nella prevenzione dei rischi sul lavoro. L’RSPP esterno è soggetto ad incarichi e responsabilità. Può curare i rapporti con gli studi legali per meglio interpretare le leggi in essere. Ma anche eventuali rapporti con istituti assicurativi e pubblica amministrazione. In caso di incidenti o mancanza di conformità può essere chiamato a rispondere per responsabilità civili e penali previste dalle leggi in vigore. L’RSPP esterno è tuttavia vietato per legge qualora l’azienda abbia 200 o più dipendenti oppure sia una centrale termoelettrica o una azienda industriale. Similmente se si occupi di installazione impianti, produzione e/o deposito esplosivi, armi e munizioni.

Come si svolge l’aggiornamento per Responsabili o Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione?

Infine occorre ricordare che un RSPP, al fine di mantenere la propria idoneità al ruolo, è tenuto a frequentare corsi di aggiornamento. L’aggiornamento formativo è di tipo quinquennale con un minimo di 40 ore, mentre per assistenti ASPP di minimo 20 ore.